Relatore
biagia papagno
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FOGGIA - ECONOMIA
Il lavoro di ricerca riguarda lo sviluppo del turismo a partire dal 1960, e i cambiamenti verificatisi in questi ultimi anni, del tratto costiero Peschici-Vieste in provincia di Foggia, nello specifico, partendo dalla baia di Jalillo, la prima spiaggia che si incontra entrando nel comune di Peschici, provendo da Rodi e dopo aver superato la località di Calenella e Montepucci, fino alla baia di Sfinale, che segna il passaggio dal comune di Peschici a quello di Vieste.
L’interesse di questo tratto costiero è legato alla bellezza paesaggistica e la varietà della costa, caratterizzata da grotte e insenature che si alternano a lunghe spiagge e piccole baie ove intervallati, si possono notare le torri e i maestosi trabucchi, segno del lavoro e della fatica dell’uomo ma nello stesso tempo dell’amore e della passione per il mare.
La scelta è stata effettuata per il desiderio di scoprire cosa è successo a partire dagli anni ’60, quando, proprio in questo tratto costiero, la baia di “Usmay è stata “prescelta” per realizzare la prima struttura turistica, che vede negli anni ’60, in questo tratto di costa l’attuarsi della fase pioniera, secondo la terminologia del modello di sviluppo turistico del geografo francese Miossec, con l’uscita dall’isolamento di queste località
Fondamentale sarà la conoscenza delle risorse, che rappresentano il punto di partenza dei processi di sviluppo endogeno, il contatto diretto con gli operatori turistici, con alcune istituzioni locali e con i residenti ai quali richiedere testimonianze sulla nascita del turismo, sulla sua evoluzione e sulle prospettive future.
Si esaminano quindi gli aspetti paesaggistici e le particolarità turistiche dell’intera area, per poi soffermarsi su alcuni interventi mirati sulle destinazione d’uso degli insediamenti costieri. Si analizzeranno le torri, i trabucchi, i progetti di valorizzazione di tali risorse, e lo studio dell’insediamento di Manacore, una “città per vacanze”, individuando le trasformazioni funzionali della costa. Infatti, lo sviluppo turistico non incide solamente sull’ambiente socio-economico in cui si inserisce, ma modifica anche lo spazio fisico di accoglienza.
La qualità dei siti e dei paesaggi è stata e resta uno dei più potenti elementi di attrazione turistica. Ma, dal momento in cui si insedia, il turismo disturba l’ambiente, che prima viveva senza di lui e, con il turismo di massa, gli attentati massicci all’ambiente naturale evidentemente si sono aggravati (J. Dewailly).
Non si possono perciò trascurare i danni ambientali causati dal turismo, distinguendoli in danni alla vegetazione e danni alla morfologia per la crescente cementificazione. Tra gli eventi più drammatici occorrerà ricordare l’incendio del 24 luglio 2007 e l’alluvione di settembre 2014, che a distanza di sette anni ha portato terrore nella popolazione e nei turisti li presenti.
Importante è il rapporto che intercorre tra il turismo e il gruppo umano che lo accoglie. Peschici è l’unico centro abitato del tratto costiero considerato ed è perciò significativo per le relazioni che stabilisce con il suo territorio circostante e con i flussi turistici.
Si ritiene perciò di considerare gli aspetti demografici, di evoluzione urbana e di evoluzione turistica. Si ritiene possa essere considerato un esempio di come il turismo si può definire uno straordinario fattore di crescita urbana, che trasforma modesti villaggi, secondo ritmi più o meno sostenuti, ma rapidi (Dewailly).
Il lavoro di ricerca tra i suoi obiettivi si pone quello di dare una visione dell’attuale situazione del turismo sul tratto costiero Peschici-Vieste, contribuendo alla valorizzazione di quest’area, facendo leva sulla conoscenza e consapevolezza del patrimonio di risorse posseduto, chiedendo la partecipazione di istituzioni, associazioni pubbliche e private e singoli cittadini perchè insieme collaborino per rendere l’ambiente accogliente, con servizi di qualità e gestito con grande professionalità, per un effettivo ed efficace contributo del turismo al conseguimento dello sviluppo territoriale.