Relatore
Antonella Primi
Università degli Studi di Genova - DISFOR - Dip. di Scienze della Formazione
Il contributo propone una lettura e interpretazione multidisciplinare (geografica, storica e dal punto di vista della tecnica della navigazione) delle coste liguri tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Documento centrale dell’analisi sarà il primo “Portolano delle coste d’Italia – fascicolo 1 – Da Ventimiglia a monte Circeo” edito nel 1904 dall’allora Regio Istituto Idrografico della Marina. La sua analisi sarà integrata dalla ricerca e analisi di altre tipologie di documenti reperibili presso il medesimo Istituto (tra cui le vedute di costa tratte da “Fari e segnali sulle coste d’Italia” del 1877 e “Vedute coste d'Italia – Riviera Ligure” del 1904), presso archivi e centri di ricerca genovesi (fra questi l’Archivio di Stato di Genova, l’Archivio storico dell’Autorità portuale di Genova e il Centro studi CISEI - Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana) e presso altri archivi stranieri on line (Yale Center of British Art, Royal Maritime Museum, Greenwich, collezioni private).
Dal punto di vista metodologico, la ricerca multidisciplinare si interseca con una ricerca multiprospettica basata sul confronto fra i testi del Portolano e altri coevi documenti grafico-descrittivi (vedute di costa), narrativi (diari e lettere) e visuali (schizzi e vedute). Attraverso questi ultimi sarà possibile riscostruire e confrontare la conoscenza e percezione delle coste liguri secondo diverse prospettive: chi navigando sottocosta impiegava il Portolano allo scopo di rendere più agevole e sicuro l‘andare per mare e la ricerca di un approdo, chi allontanandosi da esse le descriveva e le ricordava, come i comandanti delle navi e i migranti (in questo caso potranno essere tentati approcci comparativi tra i portolani e i giornali nautici, oggi conservati presso l’Archivio di Stato di Genova, compilati dai comandanti delle navi negli anni immediatamente precedenti e successivi alla realizzazione dei portolani, all’interno dei quali, non di rado, si possono leggere descrizioni di coste e approdi); chi osservandole da lontano senza sbarcare ne fermava un’impressione con uno schizzo, come i viaggiatori stranieri, le cui descrizioni della costa ligure sono annotate in guide di viaggio e lettere. Questa prima parte del progetto si concentrerà su alcuni casi di studio, più ampiamente documentati dal punto di vista descrittivo, narrativo e visuale.
Per lo svolgimento della ricerca sarà fondamentale la costruzione di un database georeferenziato che raccolga le informazioni di carattere: tecnico della navigazione, geografico, storico e visuale. Il database sarà contemporaneamente strumento di ricerca, ma anche prodotto della ricerca il cui obiettivo è l’elaborazione critica di un’interpretazione sfaccettata – geostorica, narrativa e visuale - delle coste liguri.