Relatore
Martina Gaglioti
Università Roma Tre/AMP Egadi - Dipartimento di Scienze
Il presente lavoro nasce dalla necessità di individuare un approccio metodologico finalizzato all’elaborazione di dati territoriali d’interesse per l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi. A tal proposito, s’intende considerare il concetto di Blue Growth come filo conduttore per l’integrazione di pratiche di conservazione e attività gestionali volte alla tutela dell’ambiente marino-costiero, nonché come opportunità per la promozione di pratiche di fruizione sostenibile del patrimonio socio-culturale e naturalistico, a supporto delle potenzialità di sviluppo locali.
Grazie alla versatilità dei sistemi GIS come mezzo di fruizione dell’informazione geografica e supporto nei processi decisionali, sono state individuate alcune possibilità d’impiego di tali strumenti nel contesto territoriale dell’AMP. Pertanto, in linea con le priorità evidenziate dall’Ente Gestore, sono stati realizzati un geodatabase per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati gestionali e naturalistici e un WebGIS destinato ad accrescerne la fruibilità da parte del personale dell’AMP, degli stakeholders locali e di eventuali fruitori esterni.
Data l’elevata valenza naturalistica dell’area e tenuto conto delle vulnerabilità della realtà insulare esaminata, sono stati forniti alcuni esempi applicativi sia nell’ambito del monitoraggio della biodiversità sia ai fini della valutazione degli impatti legati agli usi antropici del territorio.
Nell’intento di promuovere un approccio partecipativo all’uso degli strumenti GIS, è stato fornito ampio spazio all’integrazione del geodatabase mediante dati derivanti da progetti di ricerca e iniziative di citizen science e sono stati modellizzati alcuni flussi di lavoro finalizzati all’applicazione di metodi analitici per lo studio della biodiversità e della complessità ecosistemica che contraddistingue il Sito d’Importanza Comunitaria marino (SIC) “Fondali delle Isole Egadi”.
Inoltre, in un’ottica di fruizione sostenibile delle risorse a scopo ricreativo sono stati realizzati dei tour virtuali di alcuni dei principali geositi dell’Isola di Favignana destinati in passato all’estrazione della calcarenite e il cui ruolo socio-economico risulta ad oggi per lo più sottovalutato, a vantaggio delle ben più note testimonianze connesse alla realtà produttiva dell’Ex Stabilimento Florio.