Relatore
Vittorio Amato, Giovanna Galeota Lanza
Università di Napoli Federico II - Scienze Politiche
I processi di globalizzazione dell’economia e il settore dei traffici marittimi containerizzati godono di una relazione di influenza reciproca poiché la forte crescita del commercio internazionale e dei sistemi logistici globali hanno incoraggiato l’espansione della containerizzazione ma ne sono stati a loro volta favoriti.
A partire dagli anni Novanta il forte incremento di navi provenienti dalla Cina e dirette verso la costa orientale degli Stati Uniti ha contribuito in maniera significativa alla “saturazione” del canale di Panama, favorendo l’uso delle rotte cosiddette Pendulum (Far East Mediterraneo e Nord Europa - Nord America), le quali, seguendo l’asse Suez-Gibilterra, prevedono un’andata e un ritorno sullo stesso percorso. Ciò ha favorito, inoltre, l’emergere del fenomeno del gigantismo navale legato al tentativo di introdurre economie di scala nel settore del trasporto marittimo.
Naturalmente, questo fenomeno ha prodotto numerosi impatti, tanto sul mercato dello shipping nel suo complesso quanto sulla gestione dei porti, attraverso l’adattamento delle infrastrutture e delle attrezzature alle nuove esigenze.
Su tale premessa il contributo intende approfondire il fenomeno del gigantismo navale legato alla containerizzazione, la crescente propensione alla concentrazione dell’industria marittima, nonché, anche con l’ausilio cartografico, le variazioni dei flussi sulle rotte commerciali tradizionali e su quelle più recenti, ponendo altresì l’attenzione sui sistemi portuali coinvolti.