Relatore
Alessandra Marchese
GISIG - Geographical Information Systems International Group
L’integrazione di dati spaziali, eterogenei e multi-sorgente è fondamentale per incrementare la conoscenza del territorio, soprattutto in un contesto complesso come la gestione della costa e dei rischi naturali ad essa connessi.
Si propongono qui le esperienze maturate nell’ambito di due progetto Europei, LIFE+IMAGINE (Integrated Coastal Area Management Application, implementing Copernicus, INSPIRE and SEIS data policies, No LIFE12/ENV/IT/001054), che si è concluso a fine 2016, e PEARL (Preparing for Extreme and Rare Events in Coastal Regions, No 603663) al suo ultimo anno di attività.
LIFE+IMAGINE (www.life-imagine.eu), attraverso metodologie di analisi ambientale, ha lo scopo di fornire informazioni standardizzate e operative di supporto alla governance e alla pianificazione territoriale a fronte di eventi naturali intensi. Il progetto si sviluppa su tre scenari ambientali in un contesto di gestione integrata della zona costiera: (1) Consumo di suolo; (2) Frane; (3) Erosione. Questi scenari sono stati dimostrati in siti pilota in Liguria e Toscana. Il prodotto finale di LIFE+IMAGINE è un’infrastruttura di servizi web per l’analisi ambientale e geo-spaziale, che integra le specifiche di INSPIRE (Direttiva 2007/2/CE) e i dati del programma Copernicus. I dati geo-spaziali, presenti sulla piattaforma LIFE+IMAGINE in formato interoperabile, vengono processati dai servizi web (WPS) per ottenere informazioni di valore aggiunto, sotto forma di mappe e indicatori, che permettono una valutazione del territorio in termini, ad esempio, di potenziali impatti delle frane sulle strade e sull’abitato, di consumo di suolo e metriche del paesaggio o di budget sedimentario costiero.
Il progetto PEARL (www.pearl-fp7.eu), coordinato dall’UNESCO-IHE, mira a sviluppare strategie per la gestione del rischio e per l’adattamento delle comunità costiere a eventi idro-meteorologici estremi, con un approccio multidisciplinare che integra la ricerca e l'innovazione in campo ambientale, tecnologico e sociale. La parte terminale del bacino del Torrente Bisagno rappresenta uno degli 11 siti pilota internazionali di progetto. Rappresenta un sito di estrema rilevanza in quanto, tra le varie attività, è stato selezionato per condurre una valutazione della sua vulnerabilità di fronte ad eventi meteo-idrologici estremi con la produzione di mappe e di indicatori, ottenuti applicando una metodologia che prevede l’integrazione di dati geo-spaziali e statistici combinati con informazioni acquisite in-situ attraverso questionari direttamente rivolti alla popolazione. La valutazione della vulnerabilità è stata condotta alla più piccola scala possibile che, nel caso di Genova, è rappresentata dalle sezioni di censimento (SEZ). I risultati finali dell’analisi sono un indice composito della vulnerabilità, formato dalla suscettibilità, dalla capacità di reazione e di adattamento con mappe che rappresentano ogni singolo risultato.
Questo paper si colloca al tema “cartografia e disastri costieri: vulnerabilità, previsione, prevenzione, salvaguardia” e ha lo scopo di dimostrare come, dall’integrazione di dati eterogenei, resa possibile grazie a tecnologie interoperabili e metodologie di analisi su base GIS, si possono ricavare indicatori e mappe particolarmente utili per avere informazioni di valore aggiunto, fruibili e multi-settoriali sul territorio costiero in esame, ai fini di una sua efficace gestione e pianificazione in un clima che cambia.